Ripasso
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Oggi continuiamo a ripetere gli argomenti svolti durante questo anno scolastico.
Ci prepariamo così per l'esame finale.
Oggi ripetiamo le scienze.
La scienza è una materia che studia la natura, cioè le piante, gli alberi, gli animali, le stagioni.
Quest'anno abbiamo fatto alcune cose di scienza.
Cominicamo a ripetere le piante.
Abbiamo visto la raccolta dell'uva, che si chiama vendemmia.
L'uva è un frutto prelibato, caratteristico della nostra nazione mediterranea, cioè l'Italia.
grappolo di uva
Il grappolo di uva è l'insieme di tanti chicchi.
chicco di uva
Il chicco di uva è detto anche acino di uva.
Il chicco è di forma ovale, è di colore violetto o dorato, è liscio, tenero e fresco.
Ogni chicco è formato dalla parte esterna detta buccia, dalla polpa e dai semi.
La buccia è liscia e sottile; la polpa è succosa e molto tenera.
I semi sono piccoli, duri, di colore marrò ed hanno la forma di una pera.
Il chicco di uva è molto dolce, saporito.
Messo in bocca ha un gusto molto gradevole.
I rami della vite si chiamano tralci.
Le foglie della vite si chiamano pampini.
Sul tralcio vi sono diversi viticci.
viticci
I viticci sono dei prolugamenti fini e lunghi; servono alla vite per aggrapparsi ai sostegni.
L'uva si mangia come frutta.
La pianta da cui si raccoglie l'uva si chiama vite.
Dicevamo, quando l'uva raggiunge la piena maturazione, va raccolta.
Infatti se viene lasciata sulla pianta gli uccelli e le api iniziano a mangiarla e va perduta.
L'uomo ha trovato un modo di conservare nel tempo i principi nutritivi dell'uva, cioè facendo il vino.
Per fare il vino si raccoglie l'uva matura nei secchi di plastica.
vaschetta di plastica.
Poi con i piedi si pigia l'uva fino a far uscire tutto il succo.
piedi che pigiano l'uva
Pigiare vuol dire saltellare con i piedi sull'uva fino a spremerla tutta, rompendo tutti i chicchi dell'uva.
L'uva, una volta pigiata, si chiama vinaccia.
Per spremere meglio l'uva si usa uno strumento meccanico dettto torchio.
Il torchio ha al centro una vite molto lunga.
Girando la parte superiore del torchio, detta chiocciola
chiocciola del torchio
essa si abbassa, premendo e schiacciando la vinaccia fino a fare uscire tutto il mosto.
Mosto è il succo di uva una volta spremuta.
Il mosto si versa in un contenitore di vetro che può essere una bottiglia o una damigiana.
Si lascia fermentare il mosto, lasciando il contenitore di vetro aperto in un luogo aerato.
Sulla superficie si formano numerose bollicine.
Se prendiamo una goccia di mosto e lo mettiamo sul vetrino di un microscopio,
microscopio
vediamo tanti piccolissimi organismi in continuo movimento.
Il microscopio è uno strumento che ingrandisce le cose e le fa sembrare più grandi.
E' come una lente, ma ingrandisce molto di più.
Questi organismi microscopici, non visibili ad occhio nudo, si chiamano saccaromiceti.
Essi sono esseri viventi e si nutrono dello zucchero contenuto nel mosto.
Essi trasformano il il mosto in alcool liberando anidride carbonica.
L'anidride carbonica è un gas tossico.
I saccaromiceti sono sempre al lavoro; questo lavoro determina la fermentazione.
Attenzione che la fermentazione emette dei gas nocivi per cui la stanza deve essere aerata; cioè dobbiamo lasciare una finestra o una porta aperta, in modo da favorire il ricambio dell'aria.
Dopo circa un mese si chiude il contenitore.
Quando arriva circa metà novembre il mosto è diventato vino.
La vendemmia è l'operazione di raccogliere l'uva e fare il vino.
Vendemmiatore: l'uomo che vendemmia.
Vendemmiatrice: la donna che vendemmia.
Vendemmiare: fare la vendemmia.
pampino
La foglia della vite si chiama pampino.
Alcune foglie si trasformano in viticci.
viticci
Osserviamo con gli occhi un pampino e notiamo che ha la forma di una mano.
La foglia della vite si dice palmata, perché ha la forma del palmo di una mano.
Il margine è seghettato, cioè ha i denti come quelli di una sega. Come tutte le foglie ha due pagine, una superiore di colore verde scuro, una inferiore di un verde più chiaro.
Toccandola con le mani constatiamo che è sottile e che la pagina superiore è morbida, quasi vellutata; mentre la pagina inferiore è ruvida e piena di nervature.
pagina inferiore del pampino
Le nervature si estendono su tutta la foglia e servono per mantenerla ben aperta e robusta.
La foglia è un vero laboratorio chimico. Essa lavora di giorno con la luce prendendo l'acqua che le arriva dalle radici, l'anidride carbonica dall'aria e le trasforma in zucchero.
Lo zucchero fa tanto dolci i chicchi dell'uva.
La foglia da all'aria l'ossigeno. La foglia della vite, dopo aver lavorato tanto, invecchia e muore seccando sul tralcio.
Il vento disperde la foglia sul terreno. La foglia ridiventa terra.
Poi nel mese di gennaio il contadino taglia i tralci secchi.
I tralci secchi sono utili per accendere il fuoco.
I tralci secchi si chiamano sarmenti.
sarmenti
Poi abbiamo visto alcuni fiori.
Uno dei fiori più belli è la rosa.
una rosa
La rosa ha il gambo lungo e un pò curvo, ricoperto di spine, di colore verdone e marrone.
A destra e a sinistra dello stelo ci sono le foglie che sono verdoni, lucide, lisce e di forma ovale.
In alto sullo stelo c'è il calice e i sepali, ormai aperti, sono rivolti verso il basso.
Attaccati al calice ci sono i petali un pò aperti, vellutati, rossi con sfumature nere.
La rosa emana un profumo bello e delicato.
vaso con rosa
Rosa aperta con rosa chiusa
Il fiore è composto da diverse parti.
Lo stelo serve per sostenere il fiore.
Le foglie di colore verde sono attaccate allo stelo e servono per la nutrizione.
I petali sono la parte superiore del fiore.
I petali sono colorati e morbidi ed emanano un dolce profumo caratteristico di ogni fiore.
Gli stami sono filamenti fini e lunghi, si trovano al centro del fiore ed hanno sulla parte superiore il polline, che è una polvere di colore giallo che si stacca facilmente.
Chi trasporta il polline da un fiore all'altro?
Gli insetti, il vento, l'acqua.
Il polline può provocare allergie in alcune persone dal fisico debole.
Il fiore si usa per abbellire e profumare i nostri appartamenti.
Le donne apprezzano i fiori come segno di affetto da parte di un uomo.
Il costo di un fiore varia da mezzo Euro fino a 5 Euro secondo il tipo di fiore e il periodo in cui lo si compra.
Esempi di altri fiori
papavero
tulipano
ciclamino
giacinto
dalia