Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge modificato dal Senato

 

SEDE REFERENTE

Mercoledì 5 febbraio 2003. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta comincia alle 20.10.

Definizione delle norme generali sull'istruzione.
C. 3387 Governo, approvato dal Senato, C. 23 Stefani, C. 245 Sospiri, C. 353 Alberta De Simone, C. 354 Alberta De Simone, C. 661 Martinat, C. 735 Angela Napoli, C. 749 Angela Napoli, C. 771 Angela Napoli, C. 779 Angela Napoli, C. 967 Bianchi Clerici, C. 1014 Serena, C. 1042 Angela Napoli, C. 1043 Angela Napoli, C. 1044 Angela Napoli, C. 1191 Malgieri, C. 1481 Angela Napoli, C. 1734 Landolfi, C. 1749 Alboni, C. 1988 Parodi, C. 1989 Parodi, C. 1990 Parodi, C. 2277 Serena, C. 3174 Sasso, C. 3384 Rizzo e petizioni nn. 169, 205, 228, 293 e 490.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta serale di ieri.

Ferdinando ADORNATO, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole del Comitato per la legislazione, con una condizione, osservazioni e una raccomandazione, il parere favorevole con osservazione della I Commissione e il parere di nulla osta delle Commissioni II, IV e IX. Avverte, inoltre, che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni XII e XIV. Non sono ancora pervenuti i pareri delle Commissioni V e XI.

Antonio RUSCONI (MARGH-U) giudica assurda la decisione di deliberare il mandato al relatore in assenza del parere della Commissione bilancio, considerate le numerose osservazioni avanzate nel corso dell'esame degli emendamenti in merito agli evidenti problemi di copertura finanziaria del disegno di legge.
Rispetto alle condizioni poste dal Comitato per la legislazione, si chiede come e se verranno prese in considerazione.

Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U) chiede al relatore chiarimenti in merito al modo in cui intenda regolarsi rispetto alla condizione e alle osservazione del Comitato per la legislazione.
Rivolgendosi al relatore, al rappresentante del Governo e al presidente della Commissione, chiede chiarimenti in merito alla mancata espressione del parere da parte della Commissione bilancio, che ha, a suo avviso, conseguenze di carattere procedurale e politico. Dal punto di vista procedurale, chiede di conoscere quali siano le procedure da seguire nel momento in cui un disegno di legge, che ha nella copertura finanziaria un elemento fondamentale, viene inviato all'esame dell'Assemblea prima che la Commissione bilancio esprima il proprio parere. Riterrebbe
peraltro grave, al di là di ogni considerazione di ordine procedurale, dal punto di vista politico, la scelta di concludere l'esame in sede referente senza attendere il parere della Commissione bilancio.

Titti DE SIMONE (RC) ritiene che non vi siano le condizioni politiche e procedurali per votare il mandato al relatore a riferire in Assemblea, in assenza del parere, assai rilevante, della Commissione bilancio, relativamente alla copertura finanziaria del provvedimento. Annuncia pertanto che non parteciperà alla votazione sul mandato al relatore, in mancanza del parere della Commissione bilancio e invita i deputati degli altri gruppi di opposizione a fare altrettanto.
Riguardo ai rilievi di carattere costituzionale espressi dal Comitato per la legislazione e dalla I Commissione affari costituzionali, richiama in particolare la questione della conflittualità esistente tra il disegno di legge delega in esame e i contenuti del nuovo testo dell'articolo 117 della Costituzione in materia di competenze legislative concorrenti tra lo Stato e le regioni relativamente alle tematiche dell'istruzione.

Andrea COLASIO (MARGH-U) dichiara la contrarietà del suo gruppo alla conclusione dell'esame in sede referente, in mancanza del parere della Commissione bilancio. Ritiene che si attuerebbe una forzatura regolamentare nel caso in cui si iniziasse ad esaminare il provvedimento in Assemblea, in assenza del prescritto parere della Commissione bilancio. Propone pertanto di rinviare alla seduta di domani, verso le ore 14.30, la votazione del mandato al relatore a riferire in Assemblea, in presenza di un motivato parere da parte della Commissione bilancio.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ricorda che, ai sensi del regolamento, le Commissioni sono tenute a concludere l'esame in sede referente dei progetti di legge iscritti nel calendario dei lavori in tempi utili per la loro discussione in Assemblea, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo. Nel caso di specie, come è noto, l'Assemblea inizierà l'esame del provvedimento domani mattina con la discussione delle questioni pregiudiziali già preannunciate.
Per quanto riguarda il parere della Commissione bilancio, sottolinea che la sua mancata espressione non costituisce elemento sufficiente per contravvenire alle norme regolamentari sulla conclusione dell'esame in sede referente. Ricorda inoltre che i tempi di lavoro per l'esame degli emendamenti sono stati organizzati in modo tale da permettere a tutte le Commissioni di esaminare il testo in tempi utili. Precisa, peraltro, che è comunque prassi che il parere della V Commissione possa essere espresso anche direttamente in Assemblea: non si tratta pertanto di un caso straordinario.
Per ciò che attiene alle condizioni ed alle osservazioni formulate nei pareri espressi dal Comitato per la legislazione e dalle Commissioni, ricorda che in sede referente il loro recepimento non è obbligatorio.
Ritiene pertanto che la Commissione possa, anzi debba, concludere questa sera l'esame del provvedimento in titolo, con la votazione del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea.

Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U), rispetto al richiamo alla prassi fatto dal presidente Adornato, relativamente all'esistenza di casi di espressione del parere della Commissione bilancio direttamente in Assemblea, vista la centralità della questione della copertura finanziaria del provvedimento, chiede di conoscere i precedenti in tal senso.

Ferdinando ADORNATO, presidente, riservandosi di fornire in seguito dati più precisi, ricorda che il caso più recente si è verificato nell'odierna seduta dell'Assemblea rispetto al decreto legge in materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di procedure di contabilità.

Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U), in relazione al caso citato dal presidente, richiama la preoccupazione espressa dal presidente della Commissione bilancio, nella parte antimeridiana della seduta odierna dell'Assemblea, in merito alla impossibilità per quella Commissione di esprimere i pareri, alla luce della ristrettezza dei tempi a disposizione, su provvedimenti di assoluta aleatorietà dal punto di vista della copertura finanziaria.
In conclusione, precisa che, qualora la VII Commissione intendesse procedere alla votazione del mandato al relatore, in mancanza del parere della Commissione bilancio, i deputati del suo gruppo non parteciperanno alla votazione e porranno formalmente la questione al Presidente della Camera.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ribadisce che è un suo preciso dovere concludere entro la seduta di questa sera l'esame del provvedimento, come è esplicitamente previsto dal regolamento nel caso in cui un provvedimento sia stato inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea. Precisa comunque che l'Assemblea avrà modo di approfondire adeguatamente le questioni di merito sollevate, anche attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento.

Piera CAPITELLI (DS-U) sottolinea il rilievo politico della questione, che va al di là degli aspetti propriamente tecnici. Cita contestualmente il parere espresso dal Comitato per la legislazione che eccepisce sui profili della chiarezza, della semplificazione e della proprietà del testo.

Andrea COLASIO (MARGH-U) sottolinea la problematicità dei rilievi critici contenuti nei pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva.
Ritiene quindi che sarebbe una forzatura politica se la maggioranza e il Governo procedessero comunque alla votazione nella seduta odierna.
A nome del suo gruppo, esprime peraltro la convinzione che esistano le condizioni procedurali per rinviare alla seduta di domani la votazione sul mandato al relatore. Precisa che, in caso contrario, i deputati del suo gruppo non parteciperanno alla votazione.

Giacomo BAIAMONTE (FI) ricorda che nell'odierna seduta dell'Assemblea, rispetto ad analoghe obiezioni avanzate dal deputato Boccia, il Presidente della Camera ha ritenuto di non replicare.

Ferdinando ADORNATO, presidente, pur riconoscendo la legittimità delle posizioni che vedono elementi di forzatura politica dei tempi a disposizione della Commissione, esprime tuttavia la convinzione che il problema della copertura finanziaria non attenga alle sue responsabilità come presidente di Commissione, a cui spetta il compito di organizzare i lavori della Commissione in modo da rispettare le determinazioni assunte in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.
Invita pertanto i gruppi dell'opposizione a partecipare alla votazione sul mandato al relatore, pur mantenendo il diritto ad esprimere il proprio dissenso politico.

Carlo CARLI (DS-U) lamenta che il parere del Comitato per la legislazione non sia stato recepito attraverso appositi emendamenti.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ricorda nuovamente che in sede referente le Commissioni non sono obbligate a recepire i pareri espressi in sede consultiva.

Titti DE SIMONE (RC) esprime la convinzione che il regolamento prescriva che il parere del Comitato per la legislazione debba essere recepito dalle Commissioni di merito. Solleva formalmente su questo punto una questione istituzionale e politica, che verrà sottoposta all'attenzione del Presidente della Camera.

Antonio RUSCONI (MARGH-U), ritiene che, anche se dal punto di vista procedurale, come sottolineato dal presidente Adornato, è possibile procedere anche in mancanza del parere della Commissione bilancio (sia pure facendo una forzatura politica), considera comunque necessaria una più attenta considerazione della condizione e delle osservazioni espresse dal Comitato per la legislazione, i cui contenuti sono peraltro identici a diversi emendamenti respinti dalla Commissione.

Ferdinando ADORNATO, presidente, cita i contenuti del comma 6 dell'articolo 16-bis del regolamento che prevede che il relatore debba indicare nella relazione per l'Assemblea le ragioni per le quali le Commissioni in sede referente non intendano adeguare il testo di un provvedimento alle condizioni contenute nel parere del Comitato per la legislazione.

Angela NAPOLI (AN), relatore, ritiene che non vi sia alcun obbligo di adeguarsi al parere espresso dal Comitato per la legislazione, tanto più che esso fa riferimento ad una modifica costituzionale che è in itinere, mentre la Commissione lavora in base alla legislazione vigente.
In merito al parere della Commissione bilancio, osserva che la sua mancanza non è ostativa all'inizio della discussione del provvedimento in Assemblea. Richiama quindi il caso, verificatosi nella seduta odierna, del decreto legge n. 282 del 2002, recante disposizioni in materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di procedure di contabilità, in cui il parere della Commissione bilancio è stato espresso dopo la discussione sulle linee generali.
Per quanto riguarda la questione della accelerazione dei tempi, precisa che essa è addebitabile anche a quelle forze politiche di opposizione che hanno deciso, pur legittimamente, di presentare questioni pregiudiziali, pur sapendo che il provvedimento era iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 10 febbraio.

Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U) giudica improprio il rilievo del relatore sul parere espresso dal Comitato per la legislazione e precisa che quest'ultimo si richiama anche a principi di buona legislazione.
Sottolinea quindi il fatto che l'opposizione, nel corso dell'esame del provvedimento, non abbia inteso ritardare l'iter dello stesso, ma semplicemente esercitare un proprio legittimo diritto.
Quanto alla interpretazione del regolamento fornita dal presidente, ritiene che esso gli dia la facoltà ma non l'obbligo a concludere l'esame entro questa sera. A suo avviso, l'estrema rilevanza del provvedimento e delle questioni sollevate, dovrebbe indurre il presidente a rinviare la conclusione dell'esame chiedendo al Presidente della Camera di posticiparne l'inizio della discussione in Assemblea.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ritiene che sarebbe una scelta politica, non giustificata dal punto di vista regolamentare, quella di ignorare l'obbligo di concludere l'esame del provvedimento.
Ricorda peraltro di essersi adoperato, sia presso il Presidente della Camera sia presso i presidenti dei gruppi della maggioranza e il Governo, per verificare la possibilità di rinviare alla terza settimana di febbraio l'avvio della discussione in Assemblea.
Quanto alla questione pregiudiziale, ritiene di poter interpretare le parole della relatrice Angela Napoli nel senso che la loro proposizione abbia oggettivamente ridotto ulteriormente i tempi già strettissimi a disposizione, senza che ciò possa essere addebitato, peraltro, a coloro che hanno esercitato un loro legittimo diritto.
Avverte che è pervenuto il parere favorevole della Commissione lavoro.
In conclusione, invita nuovamente i deputati dell'opposizione a partecipare alla votazione.

Andrea COLASIO (MARGH-U) ribadisce la posizione del suo gruppo secondo la quale sarebbe più corretto, anche dal punto di vista regolamentare, rinviare la votazione sul mandato al relatore alla giornata di domani, in attesa del parere della Commissione bilancio. Richiama al proposito le considerazioni svolte dal deputato Boccia nella seduta odierna.

Ferdinando ADORNATO, presidente, nel ribadire l'obbligo regolamentare di concludere l'esame prima dell'inizio dei lavori dell'Assemblea sul provvedimento, propone di conferire al deputato Angela Napoli il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in esame e di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente (I deputati dei gruppi dei Democratici di Sinitra-Ulivo, della Margherita-Ulivo e di Rifondazione Comunista abbandonano l'aula della Commissione).

La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Ferdinando ADORNATO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 20.55.

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