Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge modificato dal Senato

 

VII Commissione - Resoconto di martedì 17 dicembre 2002

 

 

SEDE REFERENTE

Martedì 17 dicembre 2002. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Intervengono il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Letizia Moratti ed il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta comincia alle 14.50.

Definizione delle norme generali sull'istruzione.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 novembre 2002.

Angela NAPOLI (AN), relatore, dopo aver ringraziato il ministro Moratti e il sottosegretario Aprea per la loro presenza, dà conto dell'esito delle audizioni informali svolte dalla VII Commissione.
Rileva che sono state da più parti sollevate sia la questione dell'anticipo dell'età per l'ammissione alle scuole dell'infanzia e delle elementari, sia quella relativa alla dualità dei percorsi formativi del secondo ciclo scolastico. Rispetto a quest'ultima questione, precisa che sono state richieste garanzie precise rispetto alla qualità del secondo canale formativo ed alla flessibilità dei percorsi.
Rileva, inoltre, che da parte di alcuni soggetti auditi sono state richieste garanzie in merito al mantenimento dell'autonomia delle singole istituzioni scolastiche. Rispetto alle quote riservate alle regioni, rileva, altresì, che è stata espressa la preoccupazione che esse diventino di competenza esclusiva delle regioni stesse.
Osserva che sono state espresse perplessità e talune considerazioni critiche sulla valutazione biennale e sull'esame di Stato da svolgersi attraverso commissioni interne.
Sottolinea le perplessità espresse da alcuni dei soggetti auditi rispetto all'alternanza scuola-lavoro, con riferimento al fatto che essa abbia inizio all'età di quindici anni.
Sottolinea, inoltre, il fatto che siano stati espressi alcuni rilievi in merito alla formazione degli insegnanti. A tale riguardo, con riferimento alla laurea specialistica, è stata espressa la preoccupazione che essa vada ad incidere solo relativamente all'approfondimento disciplinare, riservando poco spazio al settore pedagogico e comunque a quello legato all'attività di insegnamento. Per quanto riguarda la questione del tirocinio, è stata espressa l'opportunità che il relativo percorso non sia successivo alla laurea specialistica, ma che sia integrato nel corso della stessa. Sottolinea, altresì, che sono state avanzate richieste di chiarimento in merito alla definizione di strutture universitarie adeguate a questo tipo di percorso.
Rileva che, nel corso delle audizioni informali svolte dalla VII Commissione, sono state sollevate anche la questione dei «precari storici», con riferimento anche ai docenti usciti dalle SSIS e al mantenimento del percorso previsto attualmente per queste ultime, e la questione degli insegnanti di sostegno.
Osserva, quindi, che, oltre alla opportunità di prevedere adeguate risorse finanziarie per l'attuazione del provvedimento in titolo, sono stati chiesti numerosi chiarimenti in merito all'incidenza che avrà su questo ultimo il disegno di legge costituzionale relativo alla devoluzione, recentemente approvato dal Senato.
In conclusione, sottolinea che è stata espressa in maniera pressoché unanime l'esigenza di una legge relativa alle istituzioni scolastiche che sia attuata al più presto e che dia stabilità al settore della scuola, che è stato oggetto di numerose innovazioni legislative che hanno generato un certo clima di confusione.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ringrazia il relatore per lo scrupolo e la precisione con i quali ha dato conto degli esiti delle audizioni informali svolte dalla VII Commissione.

Antonio PALMIERI (FI), pur condividendo le valutazioni testé espresse dal presidente, richiama l'attenzione della Commissione sulla richiesta avanzata dai rappresentanti dell'Associazione italiana editori in merito alla tempistica necessaria per la produzione dei libri di testo.

Antonio RUSCONI (MARGH-U) dichiara di condividere la sintesi effettuata dal relatore degli esiti delle audizioni informali svolte dalla VII Commissione.
Entrando nel merito del provvedimento, esprime rilievi critici dal punto di vista metodologico, con riferimento all'utilizzo dello strumento della delega, che non consentirà di approfondire i nodi fondamentali del disegno di legge, ad esempio quello relativo al doppio canale. A quest'ultimo riguardo, esprime l'auspicio che vengano forniti chiarimenti, anche perché, a suo avviso, si corre il rischio di creare una scuola di serie A (licei) e una scuola di serie B. Richiama quindi le questioni relative alla sovrapposizioni tra i Centri di formazione professionale (CFP) e gli Istituti professionali di Stato per l'industria e l'artigianato (IPSIA).
Sottolinea, quindi, il fatto che, mentre la Camera dei deputati sta esaminando la riforma Moratti, per una scuola più unitaria, presso l'altro ramo del Parlamento è stato approvato il disegno di legge costituzionale sulla devoluzione, che definisce l'istruzione di esclusiva competenza regionale. Rispetto a tale questione, ricorda, tra l'altro, che tra poche settimane scatteranno i termini per le iscrizioni relative all'anno scolastico 2003-2004 e che sarà necessario definire con chiarezza i reali contenuti della legge sulla scuola, al fine di inviare un messaggio rassicurante ai dirigenti scolastici e ai sindaci, che si dovranno occupare della predisposizione delle strutture anche per le scuole materne.
Ricorda che al Senato è stato approvato, contemporaneamente al disegno di legge Moratti, un ordine del giorno della maggioranza, con il quale si chiedeva che nella finanziaria 2003 venissero previste le risorse necessarie per la riforma della scuola: sottolinea che tutto ciò si è verificato nel momento in cui alla Camera, negli stessi giorni, venivano previsti nella legge finanziaria tagli per 465 milioni di euro per il prossimo triennio. Ritiene che la riforma sia in partenza mutilata sia dalla previsioni contenute nella legge finanziaria per il 2002 sia nella legge finanziaria in esame. A tale riguardo, richiama i contenuti dei commi 1 e 3 dell'articolo 25 della legge finanziaria del 2003 che prevedono, tra l'altro, che i docenti bibliotecari dovranno essere riconvertiti in altri ruoli, la riduzione del sostegno scolastico e la sostituzione del personale ATA (bidelli e ausiliari) con cooperative esterne di pulizia (si chiede, peraltro, chi si occuperà della vigilanza educativa).
Sottolinea, inoltre, che con la riforma Moratti si metterà in crisi l'autonomia degli istituti scolastici.
Chiede chiarimenti al Governo in merito agli organi territoriali, rispetto ai quali è in scadenza la relativa delega, e agli organi collegiali della scuola, riguardo ai quali non si conosce l'esito del provvedimento esaminato a lungo dalla VII Commissione.
In conclusione, non ritiene possibile migliorare la scuola italiana procedendo con continui tagli dei finanziamenti previsti e, soprattutto, senza dare risposte e risorse adeguate alla sfida educativa e a quella della modernità e della innovazione.

Alba SASSO (DS-U), prima di avviare la discussione sul disegno di legge in titolo, ritiene necessario che il ministro Moratti fornisca chiarimenti in merito al disegno di legge costituzionale, recante modifiche dell'articolo 117 della Costituzione, recentemente approvato dal Senato, che mette in crisi la «cornice strutturale» del provvedimento oggi all'esame della VII Commissione. Chiede al ministro di fornire chiarimenti sul contesto giuridico ed istituzionale nell'ambito del quale ci si sta muovendo. Ritiene che la «proposta Bossi» riproponga di fatto una sorta di centralismo: quello delle regioni; non solo, ma, nel momento in cui si accentrano i poteri nelle mani delle assemblee regionali, essi vengono sottratti all'autonomia delle scuole, come è stato sottolineato sia dall'Associazione nazionale dei presidi, sia dai rappresentanti di numerose associazioni auditi dalla VII Commissione.
Ritiene, quindi, necessario affrontare questo tema con grande serenità e chiarezza, per comprendere anche se cambierà il ruolo degli enti locali e degli enti costituzionali autonomi come la scuola.
In conclusione, si riserva di intervenire nel merito del provvedimento nel prosieguo del dibattito.

Ferdinando ADORNATO, presidente, in relazione all'organizzazione dei lavori sui progetti di legge in titolo, ferme restando le competenze dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritiene ragionevole dedicare all'esame preliminare una decina di ore di lavoro.

Guglielmo ROSITANI (AN), intervenendo sui lavori della Commissione, chiede al ministro Moratti di intervenire rapidamente in merito alla mancanza di numerosi dipendenti amministrativi in alcuni provveditorati.

Ferdinando ADORNATO, presidente, nel rilevare che la questione posta dal deputato Rositani non attiene al merito dei lavori della Commissione , ritiene che essa possa essere posta tramite gli ordinari strumenti di sindacato ispettivo.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 15.45.

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