Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge

 

ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE 2002
126a Seduta

Presidenza del Presidente
ASCIUTTI



Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta inizia alle ore 14,40.

......



IN SEDE REFERENTE

(1251) CORTIANA ed altri. - Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione.
(1306) Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale.
- e petizione n. 349 ad essi attinente
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri, nel corso della quale - ricorda il presidente relatore ASCIUTTI – si era concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5 del disegno di legge n. 1306.

Per dichiarazione di voto sull'articolo nel suo complesso, interviene in primo luogo la senatrice ACCIARINI, che si esprime in senso contrario, giudicando non condivisibile il testo proposto dal Governo in alcuni suoi rilevanti passaggi e comunque non risolutivo dei nodi più significativi in materia di formazione degli insegnanti.
Ella ribadisce poi il proprio giudizio critico soprattutto nei confronti della previsione di una laurea specialistica espressamente finalizzata alla formazione degli insegnanti; che vi sia effettivamente questo rischio si evince del resto dalla formulazione della lettera b) del comma 1, laddove specifica che i decreti ministeriali con i quali dovranno essere individuate le classi dei corsi di laurea specialistica potranno essere adottati anche in deroga alle disposizioni in materia di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509. Sottolinea del resto come tali preoccupazioni siano condivise anche dalla maggioranza che ha opportunamente presentato l'ordine del giorno n. 1000, volto a impegnare il Governo appunto a non attivare alcun tipo di laurea specialistica destinata esclusivamente alla formazione degli insegnanti.
Allo scopo di motivare ulteriormente il proprio voto contrario all'articolo 5, rinvia infine alle riflessioni svolte nella seduta di ieri dalla senatrice Vittoria Franco.

Il senatore VALDITARA dichiara di votare a favore dell'articolo in oggetto, prendendo atto tuttavia del sostanziale consenso di tutte le forze politiche che si è registrato attorno all'ordine del giorno n. 1000 da lui stesso presentato. Auspica pertanto che, nel corso dell'esame da parte dell'Assemblea, il provvedimento possa essere modificato al fine di rendere chiaro che non è intendimento del Governo attivare una specifica laurea specialistica.

La senatrice SOLIANI preannuncia invece un voto contrario sull'articolo 5, che pure prevede positivamente la pari dignità della formazione iniziale di tutti i docenti, ma che lascia tuttavia aperte alcune rilevanti questioni. Questi aspetti critici potrebbero essere superati con il concorso di tutti i Gruppi politici, ma occorrerebbe vi fosse da parte di ciascuno una chiarezza di fondo sugli obiettivi che si intendono perseguire. Non riscontrando tale chiarezza, si dichiara non del tutto fiduciosa che in Assemblea possa essere effettivamente raggiunto un accordo su eventuali modifiche all'articolo 5.
In particolare, ella ritiene si debba rendere più saldo il raccordo tra università e istituzioni scolastiche in materia di formazione degli insegnanti, al fine sia di elevare la qualità dell'offerta formativa scolastica, sia di incrementare le capacità di investimento e di utilizzazione delle proprie risorse da parte delle università. Occorre inoltre specificare meglio i criteri guida che dovranno governare il processo di formazione dei docenti, in quanto il provvedimento non evidenzia a sufficienza la connessione esistente tra il ruolo di coloro che sono preposti all'insegnamento e le esigenze dei soggetti destinati all'apprendimento.

In senso favorevole all'articolo 5 si esprime quindi il senatore BRIGNONE ritenendo che, pur presentando alcuni punti suscettibili di ulteriore miglioramento, il testo in esame rappresenti un notevole passo avanti rispetto all'attuale realtà del percorso formativo degli insegnanti.

Dopo che il senatore FAVARO ha dichiarato che voterà a favore dell'articolo 5, si associa anche il senatore GABURRO, il quale rileva come venga esaltata la cooperazione tra settore universitario e istituzioni scolastiche nell'ambito della formazione degli insegnanti.

Il senatore BETTA, al contrario, dichiara di esprimere un voto negativo, per le stesse ragioni che nella seduta di ieri lo hanno indotto a condividere i propositi esplicitati nell'emendamento 5.3 del senatore Tessitore.

La Commissione accoglie quindi l'articolo 5, come modificato a seguito degli emendamenti accolti nel corso dell'esame.

Si passa alla votazione degli emendamenti volti ad introdurre articoli aggiuntivi dopo l'articolo 5, pubblicati in allegato al resoconto della seduta di ieri.

Previa dichiarazione di voto contrario del senatore BRIGNONE, la Commissione respinge l'emendamento 5.0.1.

Con separate votazioni respinge altresì gli emendamenti 5.0.4, 5.0.2 e 5.0.3.

Si passa all'esame dell'articolo 6 e degli emendamenti ad esso riferiti, pubblicati in allegato al presente resoconto.

La senatrice ACCIARINI dà per illustrati gli emendamenti recanti la sua firma. Fa quindi proprio l'emendamento 6.2 e lo dà per illustrato.

Il presidente relatore ASCIUTTI illustra l'emendamento 6.500 (ultimo testo), che mira a soddisfare l'esigenza posta dalla regione Valle d'Aosta di rendere facoltativa, nell'ambito dell'esame di Stato conclusivo del ciclo secondario da sostenersi nella stessa regione, la prova scritta in lingua francese. Fa altresì presente di aver accolto, nella definitiva stesura dell'emendamento, le osservazioni della Commissioni affari costituzionali volte a garantire l'autonomia regionale dal punto di vista degli strumenti normativi con i quali attuare la norma in questione.
Passando quindi all'espressione dei pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 6, egli manifesta avviso contrario su tutti, ad eccezione del proprio emendamento 6.500 (ultimo testo), di cui raccomanda l'approvazione.

Il sottosegretario Valentina APREA esprime parere conforme a quello del presidente relatore ASCIUTTI, ma si rimette alla Commissione per quanto concerne l'emendamento 6.500 (ultimo testo).

Con separate votazioni, la Commissione respinge quindi gli emendamenti 6.1 (identico all'emendamento 6.2), 6.3 e 6.4, accogliendo di converso l'emendamento 6.500 (ultimo testo). Viene poi approvato l'articolo 6, nel testo emendato.
Si passa poi all'esame dell'articolo 7 e degli emendamenti ad esso riferiti, pubblicati in allegato al resoconto della seduta odierna.

La senatrice ACCIARINI fa propri gli emendamenti presentati dai senatori Pagliarulo ed altri, nonché quelli di iniziativa del senatore Cortiana, e li dà tutti per illustrati.
Si sofferma poi su quelli presentati dalla sua parte politica e in particolare sull'emendamento 7.2, diretto a sostituire interamente l'articolo 7, il quale evoca nuovamente la critica assai ferma rivolta dall'opposizione alla volontà del Governo di ottenere una delega legislativa per riformare l'ordinamento scolastico. Non si può sottacere infatti il differente significato che assume il rinvio ai regolamenti attuativi, che appaiono indispensabili, rispetto alla delega legislativa, che per la riforma della scuola presenta invece – ad avviso dell'opposizione – profili di incostituzionalità ed espropria il ruolo del Parlamento.
Ella sottolinea pertanto come il testo alternativo proposto con l'emendamento 7.2 sia lontano dal progetto governativo, prevedendo in primo luogo la presentazione di un programma quinquennale di progressiva attuazione della riforma da parte dell'Esecutivo al Parlamento, così da ripristinarne appieno le prerogative.
Dà quindi conto delle ragioni che sottendono alla proposta di fissare di un limite pari ad almeno trenta ore settimanali per gli orari destinati alle attività obbligatorie. Al riguardo, ella ricorda che la propria parte politica non è affatto contraria alla flessibilità curricolare che consenta l'adeguamento dei piani di studio alle realtà locali, come del resto dimostrato dalla legislazione approvata nel corso della precedente legislatura. Esprime tuttavia la preoccupazione che il Governo, con questo disegno di riforma, persegua l'obiettivo di ridimensionare la scuola pubblica nazionale, al punto di rendere facoltativi determinati insegnamenti e far venir meno il principio della gratuità. Occorre viceversa confermare su tutto il territorio nazionale le garanzie attualmente previste per gli alunni dal sistema scolastico della Repubblica.
Ribadisce peraltro che non è immaginabile una riforma scolastica che non comporti oneri finanziari o che addirittura si realizzi in presenza di ulteriori tagli alle risorse destinate alla scuola. In proposito, nutre perplessità per i pareri espressi dalla Commissione bilancio, che è apparsa particolarmente rigida nei confronti delle proposte avanzate dall'opposizione e al contrario disponibile ad accogliere il principio della "finanza creativa" riguardo ai testi normativi elaborati dal Governo.
Dà infine per illustrati i restanti emendamenti presentati dal Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo.

Il senatore BRIGNONE dà a sua volta per illustrati i propri emendamenti.

Interviene quindi la senatrice SOLIANI per rimarcare come dalla formulazione dell'articolo 7 si avverta ancor più il peso che assume la delega legislativa che il Parlamento si accinge a concedere al Governo, al quale vengono pertanto rimessi ampi poteri di intervento. Per questa ragione, l'emendamento 7.33 si propone di rendere più significativo il ruolo del Parlamento, prevedendo che quest'ultimo esprima un parere sulla relazione governativa di cui al comma 3.
Quanto all'emendamento 7.15, esso si giustifica in quanto i piani di studio si ricollegano direttamente a una concezione rigida e centralista della gestione della scuola, che risulta deviante rispetto al principio dell'autonomia scolastica, richiamato invece pienamente dal termine "curricoli", che ella ritiene pertanto preferibile. Sottolinea peraltro come il mondo della scuola italiana abbia il diritto di conoscere i criteri attraverso i quali si stanno elaborando i piani di studio e quali ne siano i soggetti responsabili; ciò che fino ad ora non è avvenuto, dal momento che il Ministero nulla ha lasciato trapelare in proposito.
Illustrando infine l'emendamento 7.38, ella ribadisce la contrarietà del Gruppo Margherita – DL – L'Ulivo alle iscrizioni anticipate alla scuola dell'infanzia e al primo anno della scuola primaria. Infatti, sebbene questo aspetto risponda alle esigenze di una parte della società, esse potrebbero essere utilmente soddisfatte dando pienamente spazio all'autonomia delle istituzioni scolastiche. Il disegno di legge mira invece a modificare l'assetto della scuola dell'infanzia e di quella primaria, ridotte a servizi dispensatori di conoscenze e private del ruolo di accompagnamento dell'età evolutiva che si rende indispensabile in una fase assai delicata della vita dei bambini.
Da ultimo, richiama nuovamente le preoccupazioni più volte emerse nel corso del dibattito in merito all'insufficienza delle risorse finanziarie destinate alla riforma scolastica. Né rappresenta una garanzia, da questo punto di vista, il rinvio agli stanziamenti che verranno predisposti dalla legge finanziaria per il 2003, che anzi rappresenta probabilmente una forzatura delle disposizioni sulla copertura finanziaria di cui all'articolo 81 della Costituzione. D'altra parte, ella non ritiene che il diritto soggettivo all'istruzione degli studenti italiani sia comprimibile attraverso lo strumento della legge finanziaria.

Il senatore FAVARO fa proprio l'emendamento 7.42 e lo dà per illustrato, assieme all'emendamento 7.60 a sua firma.

Il presidente relatore ASCIUTTI dichiara di ritirare il subemendamento 7.100/1, nonché gli emendamenti 7.61, 7.63 e 7.64, in quanto assorbiti dall'emendamento 7.100 (ulteriore nuovo testo), che da un lato recepisce alcune modifiche già apportate ad altri articoli del provvedimento in esame e dall'altro tiene conto dell'avvenuto inizio dell'anno scolastico 2002/2003, rinviando pertanto l'entrata in vigore della riforma al successivo anno scolastico. Fa peraltro presente che la riformulazione dei commi 4 e 5 da lui proposta tiene anche conto delle osservazioni avanzate dalla Commissione bilancio in sede di espressione del parere sull'articolo 7.
Passando quindi alla formulazione dei pareri su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 7, egli invita il senatore Brignone a ritirare gli emendamenti 7.26 e 7.35, esprimendo nel contempo parere contrario sui restanti emendamenti, ad eccezione del 7.60 in merito al quale manifesta invece avviso favorevole. Invita inoltre la Commissione ad approvare l'emendamento 7.100 (ulteriore nuovo testo).

Il sottosegretario Valentina APREA si associa ai pareri espressi dal Presidente relatore e si dichiara favorevole all'emendamento 7.100 (ulteriore nuovo testo).

Si passa alle votazioni.

Posto ai voti, l'emendamento 7.1 viene respinto.

La senatrice PAGANO dichiara il voto favorevole sull'emendamento 7.2, criticando lo stato confusionale della maggioranza che la induce ad approvare una riforma assolutamente priva di copertura finanziaria, come fra pochi giorni dimostrerà la presentazione della nuova legge finanziaria. Né soccorre l'ordine del giorno del senatore Valditara sui profili di copertura, che in nessun modo garantirà alla riforma gli stanziamenti di cui invece necessita. Al contrario, il ministro Moratti promuove una serie di iniziative del tutto scoperte, fra cui non solo la riforma ma anche la stessa sperimentazione e il proclamato innalzamento dell'offerta formativa, che hanno paradossalmente coagulato le organizzazioni sindacali dei più diversi orientamenti politici in un comune coro di critiche. All'interno della stessa maggioranza sono del resto evidenti scollamenti e divergenze di opinioni, atteso che il disegno di legge di riforma scolastica inizierà presumibilmente il suo iter in Assemblea domani pomeriggio ma non è affatto certo quando lo concluderà.

Il senatore D'ANDREA, annunciando a sua volta il voto favorevole sull'emendamento 7.2, rileva i molti elementi a suo giudizio incoerenti nel testo governativo dell'articolo 7. Anzitutto, critica la scelta di demandare ad atti di normazione secondaria l'individuazione del nucleo essenziale dei piani di studio scolastici, dizione alla quale avrebbe peraltro preferito quella di "curricoli". Si tratta a suo avviso di una palese violazione del nuovo Titolo V della Costituzione, che riserva alla competenza esclusiva dello Stato, e quindi ad atti di legislazione primaria, la fissazione degli standard minimi formativi.
Quanto poi all'anticipo dell'età scolare, emergente dal combinato disposto del comma 4 dell'articolo 7 e della lettera f) dell'articolo 2, rileva come un aspetto tutto sommato marginale della riforma abbia paradossalmente un'apposita copertura finanziaria (benchè tutta da verificare), mentre la riforma nel suo complesso faccia rinvio ad un piano di interventi finanziari dai contorni assai nebulosi.
Dissente infine dalla scelta di demandare all'attività amministrativa del Ministero dell'istruzione e di quello dell'economia la verifica annuale degli oneri effettivamente sostenuti per la graduale attuazione della riforma, che a suo giudizio investe aspetti di natura addirittura costituzionale.
Rileva peraltro con stupore il parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione espresso dalla Commissione bilancio sull'emendamento 7.2, tanto più a fronte del parere di nulla osta dato sul testo presentato dal Governo.

La senatrice MANIERI condivide le osservazioni dei senatori Pagano e D'Andrea e annuncia a sua volta il voto favorevole sull'emendamento 7.2. Osserva peraltro che l'ormai prossima presentazione del nuovo disegno di legge finanziaria per il 2003 rischia di segnare un de profundis per la riforma Moratti, atteso che la durezza dei numeri farà premio sulla demagogia finora manifestata.
Se la riforma scolastica fosse approvata, essa rappresenterebbe peraltro uno sconsiderato esproprio del Parlamento. Il metodo dei protocolli fra regioni e Ministero, in assenza di un ordinamento certo e definito, rischierebbe infatti di determinare condizioni disomogenee sul territorio nazionale a seconda dei diversi accordi siglati.

Il senatore VALDITARA nega che vi siano contraddizioni fra il testo della riforma e la programmazione finanziaria del Governo. Le cifre contenute nell'ordine del giorno da lui presentato sulla copertura finanziaria della riforma non escludono del resto anche risparmi reinvestiti, a prescindere dal giudizio che si possa dare sui risparmi stessi. Annuncia conseguentemente il proprio voto contrario all'emendamento 7.2.

Posto ai voti, l'emendamento 7.2 viene respinto.

Posti separatamente ai voti, sono parimenti respinti gli emendamenti 7.3, 7.4 (identico al 7.5), 7.6, 7.7 e 7.500.

Il senatore BRIGNONE ritira l'emendamento 7.8, che è fatto proprio dalla senatrice ACCIARINI e, posto ai voti, risulta respinto con l'astensione del senatore BRIGNONE.

Posti separatamente ai voti, anche gli emendamenti 7.9, 7.10, 7.11, 7.12. 7.501, 7.13 (identico al 7.502), 7.14 (identico al 7.15 e al 7.16), 7.17, 7.18. 7.504 e 7.503 risultano respinti.

Sull'emendamento 7.19, il senatore BRIGNONE chiede chiarimenti in ordine al significato del termine "orari" richiamato alla lettera a) del comma 1 ed in particolare se esso corrisponda al monte orario di ogni singola disciplina.

Il sottosegretario Valentina APREA chiarisce che la lettera a) del comma 1 reca un'indicazione di materie in applicazione del nuovo Titolo V della Costituzione, al fine di chiarire gli ambiti di competenza dello Stato. Si tratta pertanto di un'elencazione imposta dalla cabina di regia per l'attuazione della riforma costituzionale, con riferimento alla quale il Ministero ha peraltro preteso che si mantenessero il più possibile le definizioni contenute nel regolamento sull'autonomia scolastica. A seguito di un'ulteriore sollecitazione del senatore BRIGNONE, il sottosegretario Valentina APREA conferma infine che l'espressione è equivalente al monte orario annuale.

Sulla base dei chiarimenti del Governo, il senatore BRIGNONE ritira l'emendamento 7.19.

Posti separatamente ai voti, gli emendamenti 7.20, 7.21 (identico al 7.505), 7.22, 7.23, 7.24, 7.506, 7.25 e 7.507 risultano poi respinti.

Il senatore BRIGNONE, accedendo all'invito del presidente relatore, ritira indi, sia pure con rammarico, gli emendamenti 7.26 e 7.35.

La Commissione respinge altresì, con separate votazioni, gli emendamenti 7.27, 7.28 (identico al 7.508), 7.29, 7.30, 7.31, 7.32, 7.33, 7.34, 7.509 e 7.36.

Il presidente relatore ASCIUTTI informa poi che non è possibile procedere alla votazione dell'emendamento 7.100 (ulteriore nuovo testo), atteso che la Commissione bilancio non ha ancora espresso su di esso il proprio parere.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16.

EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 1306
Art. 6
6.1
BERLINGUER, ACCIARINI, Vittoria FRANCO, PAGANO, TESSITORE

Sopprimere l'articolo.
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6.2
CORTIANA

Sopprimere l'articolo.
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6.3
ACCIARINI, CORTIANA, D'ANDREA, MANIERI, BERLINGUER, MONTICONE, PAGANO, TESSITORE, Vittoria FRANCO, PAGLIARULO

Sostituire l'articolo con il seguente:
"Art. 6 (Regioni e provincie autonome di Trento e di Bolzano). - 1. Sono fatte salve le competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e relative norme di attuazione, nonché alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3".
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6.4
BERLINGUER, ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO

Al comma 1, e nella rubrica, sopprimere le parole: "a statuto speciale e".
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6.500 (ulteriore nuovo testo)
ASCIUTTI, relatore

Aggiungere in fine il seguente comma:
"1-bis. Il comma 20-bis dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, è sostituito dai seguenti:
'20-bis. L'esame di Stato conclusivo del ciclo secondario, da sostenersi in Valle d'Aosta, prevede la possibilità per lo studente di sostenere una prova scritta in lingua francese facoltativa e aggiuntiva alle altre prove scritte previste.
20-ter. Il positivo superamento della prova di cui al comma 20-bis comporta il conferimento di un attestato con valore legale di piena conoscenza della lingua francese.
20-quater. La regione Valle d'Aosta, con propria legge, stabilisce tipologia e modalità di svolgimento della prova di cui al comma 20-bis. Le modalità ed i criteri di valutazione delle prove d'esame sono definiti nell'ambito di apposito regolamento attuativo regionale, previo parere del Ministero competente. E' abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1999, n. 13. Resta ferma l'abrogazione del comma 5 dell'articolo 3 della legge 10 dicembre 1997, n. 425.
20-quinquies. Le disposizioni di cui ai commi 20-bis e 20-ter si applicano a partire dall'anno scolastico 2003-2004".
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Art. 7

7.1
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Sopprimere l'articolo.
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7.2
CORTIANA, ACCIARINI, D'ANDREA, MANIERI, BERLINGUER, BETTA, MONTICONE, PAGANO, TESSITORE, Vittoria FRANCO, PAGLIARULO

Sostituire l'articolo con il seguente:
"Art. 7 (Disposizioni finali e attuative). - 1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Governo presenta al Parlamento un programma quinquennale di progressiva attuazione della riforma, ivi comprese le materie di cui all'articolo 5-ter. Le Camere, entro quarantacinque giorni dalla trasmissione, adottano una deliberazione che contiene indirizzi specificamente riferiti alle singole parti del programma. Il programma è corredato da una relazione che ne dimostra la fattibilità nonché la congruità dei mezzi individuati rispetto agli obiettivi, compresa la valutazione degli eventuali maggiori oneri finanziari o delle eventuali riduzioni di spesa. Il programma comprende, tra l'altro, un progetto generale di riqualificazione del personale docente, finalizzato alla valorizzazione delle specifiche professionalità maturate; i criteri generali per la formazione degli organici di istituto con modalità tali da consentire l'attuazione dei piani di offerta formativa da parte delle singole istituzioni scolastiche; i criteri generali e la riorganizzazione dei curricoli; un piano per l'adeguamento delle infrastrutture.
2. Il programma di cui al comma 1 indica tempi e modalità di attuazione della presente legge. L'operatività di tale programma, ove questo rilevi oneri aggiuntivi, è subordinata all'approvazione dello specifico provvedimento legislativo recante l'indicazione dei mezzi finanziari occorrenti per la relativa copertura.
3. Mediante uno o più regolamenti da adottare a norma dell'articolo 117, sesto comma, della Costituzione e dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, secondo le modalità di cui al comma 5 del presente articolo, si provvede:
a) alla individuazione del nucleo essenziale dei curricoli di studio scolastici per la quota nazionale relativamente agli obiettivi specifici di apprendimento, alle discipline e alle attività costituenti la quota nazionale dei piani di studio, agli orari che per le attività obbligatorie non possono essere inferiori alle 30 ore settimanali, ai limiti di flessibilità interni nell'organizzazione delle discipline;
b) alla determinazione delle modalità di valutazione dei crediti scolastici;
c) alla definizione degli standard minimi formativi, richiesti per la spendibilità nazionale dei titoli professionali conseguiti all'esito dei percorsi formativi, nonché per i passaggi dai percorsi formativi ai percorsi scolastici e viceversa.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, stabiliti in 12.731 migliaia di euro per l'anno 2002, in 45.829 migliaia di euro per l'anno 2003 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004, si provvede mediante riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
5. Le norme regolamentari relative alla definizione degli standard minimi formativi, richiesti per la spendibilità nazionale dei titoli professionali conseguiti all'esito dei percorsi formativi, nonché per i passaggi dai percorsi formativi ai percorsi scolastici sono definite previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
6. L'effettiva attuazione della presente legge è verificata dal Parlamento al termine di ogni triennio successivo alla data della sua entrata in vigore, sulla base di una apposita relazione presentata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca .
7. Alla complessiva attuazione della presente legge si provvede, sulla base delle norme generali da essa recate, mediante regolamenti da adottare a norma dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto, n. 400, in conformità agli indirizzi definiti dalle Camere in ordine al programma di cui al comma 1, nell'ambito delle disposizioni di legge. Sugli schemi di regolamento è acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari e, per quanto di competenza, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che si pronunciano sulla loro conformità agli indirizzi deliberati dalle Camere e alle norme di legge. Decorsi 45 giorni dalla richiesta di parere alle Commissioni, i regolamenti possono comunque essere emanati. Per gli ambiti di cui all'articolo 8 del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente la definizione dei curricoli, si provvede con le modalità di cui all'articolo 205 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297".
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7.3
BERLINGUER, ACCIARINI, Vittoria FRANCO, PAGANO, TESSITORE

Sostituire l'articolo con il seguente:
"Art. 7. (Copertura finanziaria) - 1. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 1, comma 2, stabiliti in 12.731 migliaia di euro per l'anno 2002, in 45.829 migliaia di euro per l'anno 2003 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004, si provvede mediante riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ".

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7.4
CORTIANA

Sopprimere il comma 1.
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7.5
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Sopprimere il comma 1.
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7.6
BERLINGUER, ACCIARINI, Vittoria FRANCO, PAGANO, TESSITORE

Al comma 1, alinea, dopo la parola: "adottare" inserire le seguenti: "entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge".
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7.7
CORTIANA

Al comma 1, alinea, dopo le parole: "Commissioni parlamentari competenti" inserire le seguenti: "che dovranno esprimersi entro trenta giorni dalla trasmissione,".
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7.500
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, alinea, dopo le parole: "Commissioni parlamentari competenti" inserire le seguenti: "sentito il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione".
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7.8
BRIGNONE

Al comma 1, alinea, dopo le parole: "nel rispetto" inserire le seguenti: "e per la valorizzazione".
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7.9
ACCIARINI

Al comma 1, alinea, sostituire le parole: "dell'autonomia" con le seguenti: "delle vigenti leggi e disposizioni che regolano la".
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7.10
BERLINGUER, ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO

Al comma 1, alinea, sostituire le parole: "dell'autonomia" con le seguenti: "delle vigenti leggi e disposizioni che regolano la autonomia".
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7.11
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, sopprimere la lettera a).
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7.12
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
"a) alla individuazione dei curricoli scolastici relativamente agli obiettivi di apprendimento, alle discipline ed alle attività costituenti la quota nazionale dei curricoli, agli orari, ai limiti di flessibilità interni nell'organizzazione delle discipline, all'individuazione della parte curricolare da attribuire all'autonomia delle scuole quantificabile in una quota variabile dal 10 al 20 per cento".
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7.501
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
"a) alla individuazione dei piani di studio scolastici relativamente agli obiettivi specifici di apprendimento, alle discipline, alle attività e agli orari ".
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7.13
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "del nucleo essenziale".
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7.502
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "del nucleo essenziale".
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7.14
BERLINGUER, ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: "dei piani di studio" con le seguenti: "dei curricoli".
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7.15
D'ANDREA, MONTICONE, SOLIANI

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: "dei piani di studio" con le seguenti: "dei curricoli".
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7.16
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: "dei piani di studio" con le seguenti: "dei curricoli".
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7.17
CORTIANA

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "agli obiettivi specifici di apprendimento,".
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7.18
CORTIANA

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "e alle attività".
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7.504
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "costituenti la quota nazionale dei piani di studio".
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7.503
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "costituenti la quota nazionale".
_____________

7.19
BRIGNONE

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "agli orari,".
_____________
7.20
CORTIANA

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "agli orari,".
_____________

7.21
CORTIANA

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "ai limiti di flessibilità interni nell'organizzazione delle discipline".
_____________

7.505
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, lettera a), sopprimere le seguenti parole: "ai limiti di flessibilità interni nell'organizzazione delle discipline".
_____________

7.22
CORTIANA

Al comma 1, lettera a), sopprimere la seguente parola: "interni".
_____________

7.23
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, lettera a), aggiungere in fine le seguenti parole: ", alla quota dei curricoli che devono essere definiti dalle singole istituzioni scolastiche".
_____________


7.24
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 1, lettera a), aggiungere in fine le seguenti parole: ", alla parte dei curricoli che devono essere definiti dalle singole istituzioni scolastiche e da quantificarsi in una quota variabile tra il 10 e il 20 per cento".
_____________

7.506
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, sopprimere la lettera b).
_____________

7.25
CORTIANA

Al comma 1, lettera b), sostituire le parole: "delle modalità di" con le seguenti: "dei criteri per la".
_____________


7.507
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 1, sopprimere la lettera c).
_____________

7.26
BRIGNONE

Al comma 1, lettera c), sopprimere la seguente parola: "minimi".
_____________

7.27
CORTIANA

Al comma 1, lettera c), sopprimere le seguenti parole: "nonché per i passaggi dai percorsi formativi ai percorsi scolastici".
_____________

7.28
CORTIANA

Sopprimere il comma 2.
_____________

7.508
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Sopprimere il comma 2.
_____________

7.29
CORTIANA

Al comma 2, sostituire le parole: "lettera c", con le seguenti: "lettere a) e c)".
_____________

7.30
CORTIANA

Al comma 2, sostituire le parole: "lettera c", con le seguenti: "lettere b) e c)".
_____________


7.31
CORTIANA

Al comma 2, sopprimere le seguenti parole: "lettera c)".
_____________

7.32
CORTIANA

Sopprimere il comma 3.
_____________

7.33
D'ANDREA, MONTICONE, SOLIANI

Al comma 3, sostituire le parole: "presenta ogni tre anni al Parlamento" con le seguenti: "sottopone al parere del Parlamento ogni tre anni".
_____________

7.34
CORTIANA

Al comma 3, sostituire le parole: "tre anni" con le seguenti: "due anni".
_____________

7.35
BRIGNONE

Al comma 3, sostituire le parole: "tre anni" con le seguenti: "due anni".
_____________

7.509
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 3, sostituire le parole: "educativo di istruzione e di formazione professionale" con le seguenti: "nazionale di educazione e istruzione".
_____________

7.36
BERLINGUER, ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Sopprimere i commi 4 e 5.
_____________


7.100/1 (già 7.61/1 e 7.43)
ASCIUTTI, relatore

All'emendamento 7.100, sostituire le parole da: "possono iscriversi" fino a: "i bambini" con le seguenti: "è autorizzata in via sperimentale, e previa intesa con i comuni interessati, l'iscrizione al primo anno della scuola dell'infanzia dei bambini".
_____________


7.100 (sostituisce gli em.ti 7.61, 7.63 e 7.64) (ulteriore nuovo testo)
ASCIUTTI, relatore

Sostituire i commi 4 e 5 con i seguenti:
"4. Per gli anni scolastici 2003-2004, 2004-2005 e 2005-2006 possono iscriversi, secondo criteri di gradualità e in forma di sperimentazione, compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie e dei comuni, secondo gli obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti posti alla finanza comunale dal patto di stabilità, al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio 2004, ovvero entro date ulteriormente anticipate, fino alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e). Per l'anno scolastico 2003-2004 possono iscriversi al primo anno della scuola primaria, nei limiti delle risorse finanziarie di cui al comma 5, i bambini e le bambine che compiono i sei anni di età entro il 28 febbraio 2004.
5. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 1, lettera f), e dal comma 4 del presente articolo, limitatamente alla scuola dell'infanzia statale e alla scuola primaria statale, determinati entro il limite massimo di 12.731 migliaia di euro per l'anno 2003, 45.829 migliaia di euro per l'anno 2004 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente 'Fondo speciale' dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvede a modulare le anticipazioni, anche fino alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), garantendo comunque il rispetto del predetto limite di spesa".
_________________


7.41
BERLINGUER, PAGANO, ACCIARINI, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Sostituire i commi 4 e 5 con il seguente:
"4. Agli oneri per la generalizzazione della scuola dell'infanzia derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 1, lettera e), stabiliti in 12.731 migliaia di euro per l'anno 2002, in 45.829 migliaia di euro per l'anno 2003 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004, si provvede mediante riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca".
_____________


7.37
Vittoria FRANCO, PAGANO, ACCIARINI

Sopprimere il comma 4.
_____________

7.38
D'ANDREA, MONTICONE, SOLIANI

Sopprimere il comma 4.
_____________

7.39
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Sopprimere il comma 4.
_____________

7.40
CORTIANA

Sopprimere il comma 4.
_____________

7.510
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Sopprimere il comma 4.
_____________

7.42
CICOLANI

Sostituire il comma 4 con il seguente:
"4. Dall'anno scolastico 2002-2003 possono iscriversi al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età entro il 31 gennaio 2003. Possono iscriversi al primo anno della scuola primaria i bambini e le bambine che compiono i sei anni di età entro il 28 febbraio 2003".
_________________

7.61
ASCIUTTI, relatore
RITIRATO (assorbito da 7.100 nuovo testo)

Sostituire il comma 4 con il seguente:
"4. Per gli anni scolastici 2002-2003, 2003-2004 e 2004-2005 possono iscriversi, compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie e dei comuni, secondo gli obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti posti alla finanza comunale dal patto di stabilità, al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio 2003, ovvero entro date ulteriormente anticipate, fino alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e). Per l'anno scolastico 2002-2003 possono iscriversi al primo anno della scuola primaria, nei limiti delle risorse finanziarie di cui al comma 5, i bambini e le bambine che compiono i sei anni di età entro il 28 febbraio 2003".
__________________


7.44
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 4, sostituire le parole da: ", compatibilmente con la disponibilità dei posti" fino alla fine del periodo con le seguenti: "al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini di tre anni di età".
_____________





7.45
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 4, sopprimere le parole da: ", compatibilmente con le disponibilità" fino a: "dal patto di stabilità,".

_____________

7.46
CORTIANA

Al comma 4, sostituire, ovunque ricorrano, le parole: "28 febbraio 2003" con le seguenti: "31 marzo 2003".
_____________
7.47
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Al comma 4, sostituire le parole da: "che compiono i sei anni di età entro il 28 febbraio 2003" con le seguenti: "di sei anni di età".
_____________
7.48
CORTIANA

Al comma 4, sopprimere l'ultimo periodo.
_____________
7.49
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Sopprimere il comma 5.
_______

7.50
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Conseguentemente all'emendamento 2.5 sostituire il comma 5 con il seguente:
"5. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 6, della presente legge, stabiliti in 12.731 migliaia di euro per l'anno 2002, in 45.000 migliaia di euro per l'anno 2003 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004, si provvede mediante riduzione dello stanziamento iscritto ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente del "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca".

_____________

7.63
ASCIUTTI, relatore
RITIRATO (assorbito da 7.100 nuovo testo)

Al comma 5, sostituire le parole da: "Agli oneri" fino a: "valutati in" con le seguenti: "Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 1, lettera f), e dal comma 4 del presente articolo, limitatamente alla scuola materna statale e alla scuola primaria statale, determinati entro il limite massimo di".

____________


7.51
CORTIANA

Al comma 5, sostituire le parole: "Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 1, lettera f), e dal comma 4 del presente articolo," con le seguenti: " Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2, comma 1, lettera e),".

_____________


7.52
PAGANO, ACCIARINI, BERLINGUER, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Al comma 5, sostituire le parole: "valutati in 12.731 migliaia di euro per l'anno 2002, 45.829 migliaia di euro per l'anno 2003 ed in 66.198 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004" con le seguenti: "valutati in 35.000 migliaia di euro per l'anno 2002, 105.000 migliaia di euro per l'anno 2003 e 105.000 migliaia di euro a decorrere dall'anno 2004".
_____________





7.64
ASCIUTTI, relatore
RITIRATO (assorbito da 7.100 nuovo testo)

Al comma 5, aggiungere infine il seguente periodo: "Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvede a modulare le anticipazioni, anche fino alla data del 30 aprile di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), garantendo comunque il rispetto del predetto limite di spesa".
______________

7.511
MALABARBA, Tommaso SODANO, MALENTACCHI

Al comma 6, sopprimere le seguenti parole: ", compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica,".
_____________


7.65
ASCIUTTI, relatore

Al comma 7, sostituire le parole: "coerentemente con i" con le seguenti: "nell'ambito dei".
____________


7.66
ASCIUTTI, relatore

Al comma 8, sostituire le parole: "degli oneri effettivamente sostenuti" con le seguenti: "delle occorrenze finanziarie".
____________

7.53
ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Al comma 8, sopprimere la parola: "effettivamente".
_____________




7.54
PAGANO, ACCIARINI, Vittoria FRANCO

Al comma 8, sopprimere la parola: "eventuali".
_____________



7.55
PAGANO, ACCIARINI

Sopprimere il comma 9.
_____________

7.56
BERLINGUER, ACCIARINI, PAGANO, Vittoria FRANCO, TESSITORE

Sopprimere il comma 10.
_____________


7.57
CORTIANA

Sopprimere il comma 10.
_____________


7.58
PAGLIARULO, MARINO, MUZIO

Sopprimere il comma 10.
_____________


7.59
CORTIANA

Dopo il comma 10, aggiungere infine il seguente:
"10-bis. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 1, comma 3, lettera l), il Governo può disporre commissariamenti ad acta per favorire l'utilizzo effettivo delle risorse da parte degli enti locali eventualmente inefficienti".
_____________

7.60
FAVARO

Dopo il comma 10, aggiungere infine il seguente:
"10-bis. La legge 20 gennaio 1999, n. 9, è abrogata".
 

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2002